14/05/24: Il Deserto dei Tartari

San Fedele dall’alto della Torre del Popolo veglia quotidianamente sulla Città. Fedele, il soldato romano alla corte imperiale di Milano che venne scoperto cristiano ed imprigionato, riuscì a scappare ma fu rintracciato e costretto al martirio. Il nostro patrono controlla la splendida Palazzolo sull’Oglio, con il sole, l’aria, l’acqua il vento, vigila affinché la Città non perda la bussola. Il fiume scorre inesorabilmente ai piedi del Santo e tutto il resto rimane immobile.

Dino Buzzati decise di scrivere il “Deserto dei Tartari” per scuotere le coscienze degli esseri umani rispetto alla routine che li riduce ad essere incasellati nell’esistenza ad orario delle città. Il tema centrale del romanzo è dunque quello della “fuga del tempo”. Noi a Palazzolo viviamo sospesi, fermi nel tempo dove l’ordinario e la routine tengono ostaggio la crescita della Città e dove i cittadini se ne curano sempre meno perché presi dagli impegni privati. La fortuna di vivere in una Città che splende di luce propria dovrebbe essere accompagnata dall’attenzione che questa luce non si affievolisca ed invece da troppi anni la direzione pare opposta. Il Santo Patrono dovrebbe essere un giorno di Festa, un momento in cui la popolazione valorizza il concetto di comunità, la sua identità e il suo senso d’appartenenza. A Palazzolo da anni non è così. L’impegno della Parrocchia per valorizzare attraverso i riti religiosi il Santo è costante ma è altrettanto costante la superficialità amministrativa di chi confida nella “luce propria” che però non basta più.

Siamo circondati da comuni che durante i rispettivi patroni ci dimostrano il senso di comunità e soprattutto di organizzazione. Ci fanno capire che non basta sedersi sugli allori ma bisogna costantemente alimentare il senso di appartenenza che crea una comunità. Oggi Palazzolo non è comunità. Il 14 maggio 2024 è stato forse uno dei patroni più difficili da commentare e il Santo lo si percepiva solo all’interno della parrocchiale e per le giostre che con la musica e i colori mitigavano il meteo avverso.

Il Patrono che ci controllo dall’alto della Torre del Popolo, campanile circolare più alto d’Italia, il giorno della sua commemorazione è rimasto senza turisti perché la Torre è rimasta chiusa al pubblico. Chiusa al pubblico anche l’antica Pieve rinominata Auditorium San Fedele con le sue storiche catacombe. Il Premio civico è stato consegnato all’Accademia musicale. Benemerenze civiche che negli ultimi anni sembrano “marchette”, non bisogna generalizzare ma purtroppo da anni manca un metodo nella scelta, probabilmente nemmeno i membri della Commissione sono all’altezza di quella che è una delle commissioni più importanti per il valore simbolico che questi premi hanno per la Città.

Sbandierano i food truck ma già da diversi anni sono al parco fluviale di Palazzolo da maggio a settembre e se un commerciante palazzolese volesse partecipare il costo ammonta a 600,00 euro/settimana. D’altronde da chi nei 10 anni precedenti ha investito 10.000 euro/anno per il commercio palazzolese non si può pretendere chissachè.

Mura è ormai gestita da un paio di associazioni, le solite. Una mattina i residenti hanno trovato indicazioni che per tutto il giorno la strada sarebbe rimasta chiusa per un’installazione “artistica”. La chiusura comunicata la mattina per il giorno stesso. Dov’è il rispetto per i cittadini? Costava tanto dirlo 48h prima?

In concomitanza al patrono vi erano pochissimi eventi sul territorio, un paio di mostre nell’area del Castello e Ville che provavano a riempire il vuoto. “Animalia” ha coinvolto soprattutto le famiglie con i bambini e tutti avranno potuto constatare l’incuria e il decoro urbano dei parchi con l’erba alta oltre un metro. Mettiamoci anche il problema ad accedere al parcheggio di Piazza Castello dopo la chiusura di via Zanardelli.

Aggiungiamoci il cantiere aperto in Villa Lanfranchi con la scellerata scelta di sperperare 1.000.000,00 euro (1 MILIONE) di soldi pubblici per trasformare la casa del custode in un Bar/Ristorante. Dopo aver ristrutturato la Villa degli Anziani per permettere loro di autofinanziarsi con le attività di ristoro durante gli eventi per la terza età, adesso l’Amministrazione ha deciso di usare parte dei fondi del PNRR per costruirgli un’attività commerciale di vendita e somministrazione di bevande e alimenti a lato. Uno sperpero di denaro pubblico farcito da pseudo aree “coworking”, abbandonate a sè stesse come il PDH e poi chiuse, oppure da “InfoPoint” senza alcuna progettualità futura.

Cosa costava organizzarsi e coordinare l’aspetto amministrativo per far risaltare quel poco che c’era? La pianificazione e l’organizzazione sono alla base di una sana gestione amministrativa. Il Santo Patrono è da sempre il 14 maggio e anche se cade in un giorno lavorativo rimane il giorno più importante per i palazzolesi.

Il legame fra San Fedele e la Città di Palazzolo sull’Oglio sono indissolubili cercate di non rovinare anche questo perché fra “Deserto dei Tartari” e “Disastro dei Tartari” il passo è breve e la vostra direzione sembra tracciata.

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