Dopo cinque anni di impegno, giunge a conclusione il mio mandato come Segretario dei MOS.
Cinque anni dedicati a far emergere, per quanto è stato possibile, tramite parole ed opere, contraddizioni, malaffare, menzogne, provincialismi, servilismi, credulità e assurdità, di un Paese che di Bello, come troppo spesso a sproposito si sente noiosamente udire, ha veramente molto poco se osservato attraverso gli occhi di chi, come me, ha avuto la possibilità di vedere da vicino cosa siano in grado di offrire ai cittadini comuni i processi di gestione democratica della Cosa Pubblica in Nord America e/o in Nord Europa.
Tra tutto voglio ricordare, perchè a me molto cari, due eventi situati all’inizio e alla fine del mio percorso, ovvero la trasmissione del docu-film “Siamo sicuri? La piovra a Brescia” e la mostra fotografica del primo maggio sulle condizione dei lavoratori a partire dall’Ottocento fino ad oggi; nonchè gli approfondimenti, le inchieste, le riflessioni e le sentenze che ho condiviso su questo blog soprattutto con voi lettori, ai quali spero tutto sommato di aver accattivato la fantasia intellettuale.
Insieme ai soci fondatori abbiamo fatto crescere un’associazione che da elemento di semplice fastidio per le classi dirigenti è divenuta ora una realtà conosciuta e rispettata, con una struttura snella ed autonoma, ma con però dinamiche di diverso tenore che in Italia sono all’ordine del giorno, ma che nel mondo civilizzato che citavo prima molto spesso sono considerate spazzatura.
Lascio quindi al mio successore Andrea Pezzotti, a cui va tutta la mia stima e il mio incoraggiamento, il difficilissimo compito di riuscire in questo diverso contesto a coniugare necessità reali e rispetto dell’ideale, vero mio lascito civile di questi cinque anni.
Grazie a tutti quelli che hanno saputo e voluto interpretare il mio estro.