
I media del regime di pulcinella hanno individuato nella disperata ricerca di un simbolo anticamorra il penoso giochino di questo trimestre. Giustamente, non potendolo trovare all’interno di un parlamento, credo dalla nascita, sorretto dalla peggiore essenza della criminalità organizzata nostrana, si sono dovuti rivolgere altrove ed hanno individuato, non si sa per quale motivo, nel calciatore della nazionale Mario Balotelli la vittima del momento il quale non potendo o non riuscendo (non so) ad esprimere per esteso i concetti di cui sopra si sta limitando a un più che comprensibile “non rompetemi i c..”
Insomma chi se la sente di impersonificare sto simbolo? Va bene tutto, basta non essere un industriale di antica fama, un imprenditore affermato, un burocrate con pubblico impiego, un affarista o un banchiere. Noi come MOS ci preoccuperemo di inoltrare le candidature più valide a Rizzoli, Mediaset, SKY e compagnia bella.
Ridicoli.
L’errore consiste nel dover trovare un testimonial. Secondo il mio punto di vista, dovrebbero essere le coscienze dei singoli a lottare quotidianamente contro quelle forme di abusi, sia nelle Piazze che nei Palazzi del potere. La criminalità organizzata esiste laddove manca lo Stato.. cioè ovunque..
Infine un pensiero sul giornalismo becero d’oggi, che ha un potere enorme rispetto ai servizi che offre. Un giornalista serio dovrebbe informare, con un proprio taglio ma sempre oggettivamente, la popolazione. Oggi si leggono solo pareri, pensieri e condanne sulla base di chiacchiere e del nulla..