A distanza di 3 anni, Palazzolo si trova nuovamente a fare i conti con il problema degli orari dei locali.
Molto è cambiato nel corso di questi anni, cercheremo di fare una analisi oggettiva e di proporre delle soluzioni per ovviare i problemi che si stanno generando, in questo periodo,per le serate in festa alle piscine AcquadreamOne.
Punto 1
L’ex Sindaco Alessandro Sala, il giorno 08.08.2011, emana l’ordinanza n°97 che disciplina gli orari di apertura e di chiusura delle attività di vendita e somministrazione di bevande e alimenti. Musica annessa. Una ordinanza che spaccò anche la maggioranza della precedente Amministrazione. Essa disciplinava, sì, gli orari di apertura e chiusura, ma creava altresì una alterazione di leale concorrenza fra le attività presenti sul territorio. Come si può verificare dagli allegati, era una ordinanza volta a modificare, creando un danno anche economico e d’immagine, gli orari di solo alcune delle attività presenti in paese. In poche parole era una ordinanza mirata a colpire solo determinati esercizi. Ricordiamo che l’ordinanza è una azione che il Sindaco può intraprendere in maniera del tutto autonoma.
Punto 2
La pratica arriva in Consiglio Comunale. Il Pd con i Consiglieri Comunali G.Baitelli, N.Valli, G.Zanni e G.Cossandi, presentano una mozione per revocare l’ordinanza. Insieme alle minoranze agisce anche il Consigliere Comunale A. Mingardi che Protocolla -n° 22130- in data 22 Agosto 2011 una lettera di totale dissenso al Sindaco Alessandro Sala, relativo all’Ordinanza n°97, con tanto di critiche e suggerimenti per modificare una ordinanza per nulla condivisa. La consigliera delegata alla Politiche Giovanili Selina Grasso fece un intervento, in c.c., lontano anni luce dal mondo giovanile e dalle richieste degli stessi, votò per l’astensione. Oggi è fuori dal Consiglio Comunale. La gente non si scorda. La mozione dopo essere stata ampiamente discussa e dibattuta, venne respinta.
Punto 3
Nuova ordinanza n°53 del 29.05.2012 del Sindaco Gabriele Zanni, revoca l’ordinanza n°97/2011.
La nuova ordinanza ha sicuramente migliorato le lacune relative alle attività coinvolte nelle zone citate dalla precedente ordinanza – centro storico-, ma ha peggiorato sensibilmente l’art 8: obblighi e limitazioni. Questa è la parte dell’ordinanza n°97.
Come si può notare, i locali “chioschi bar” all’aperto avevano il medesimo trattamento delle altre attività. Con orari che rispettavano i canoni del buon senso e del rispetto generale: chiusura h 24.00.
Oggi la nuova ordinanza, ha creato una diversità fra locali all’aperto e gli altri. Come potete verificare, prima, la musica doveva cessare alle h.24, oggi, la musica dei bar/chioschi all’aperto deve cessare alle h23.00 e nel week end alle h.24. Un paradosso visto le critiche mosse dallo stesso Sindaco nel 2011 in merito alla diversità. Probabilmente sino ad oggi è passato tutto inosservato, la stampa con questa Amministrazione va a braccetto, però oggi il problema si pone, e bisogna risolverlo. Si pone perché il gruppo Wed Floor e C., alle piscine di Palazzolo organizzava una festa Cult da parecchi anni, ha pubblicato una lettera in cui annunciava la chiusura di questa festa. I “vicini” pare abbiano raccolto 77 firme – ndr Giornale di Brescia del giorno 01.07.2014 – per far cessare le serate in piscina. Queste firme risultano determinanti poiché l’ordinanza n°53/2012 concede, ai cittadini, quella soggettività confutabile con un normalissimo requisito scientifico -certificato di inquinamento atmosferico-, oggi non più richiesto. Vedi parte della nuova ordinanza. Confrontatela con gli allegati precedenti.
Punto 4
La sospensione delle serate del Martedì degli F.L.G e del Mercoledì con i W.F, sono da attribuirsi a questa ordinanza. Cessare la musica non vuol dire dover chiudere l’attività, ma comunque è evidente che si alteri la leale concorrenza e inevitabilmente si ponga queste attività in una situazione di “svantaggio”. I giovani sono costretti nuovamente ad “emigrare” per divertirsi. Questo è ammissibile per un paese con il titolo di “Città”.
Pare strano come i “giovani” del gruppo “Palazzolo Città in Testa” la volta scorsa si siano indignati e oggi tacciono. E’ evidente che per i locali all’aperto, la situazione lavorativa sia peggiorata con questa ordinanza. Il buon senso, evidentemente, ha permesso di continuare con la serata Latina del Giovedì, ma anch’essa, seguendo l’ordinanza, non rientra nei canoni richiesti. Probabilmente l’Amministrazione – intuizione logica – avrà mediato, resta il fatto che formalmente bisogna modificare – in toto – il documento.
Amministrare vuol dire assumersi anche delle responsabilità d’azioni amministrative e non solo meriti di progetti da Campagna elettorali portati a compimento. E’ assurdo che durante la settimana i giovani siano costretti ad andarsene fuori paese. Salvaguardare le attività commerciali, implica salvaguardare anche i posti di lavoro (con queste mosse n°6 collaboratori sono rimasti a casa).
Forse in pochi ne sono a conoscenza ma anche in Piazza non è più possibile organizzare autonomamente un evento, bisogna farlo obbligatoriamente con l’Ass. Commercianti della Piazza – S. Fedele. Questo è il motivo del perché alcune feste – vedi la collaborazione Gelateria Ila e Bar la Piazzetta – sono state soppresse.
Nessuno deve sentirsi un cittadino o una attività di serie B. Questo è l’intento di quest’articolo.
Bisognerebbe iniziare ad essere meno limitanti, meno burocratici e più aperti alle novità e ai cambiamenti.
Ci auguriamo che il Sindaco modifichi l’ordinanza e ripristini l’art 8 comma 3, come era nell’ordinanza 97. Siamo consci che il Primo Cittadino debba fare gli interessi di tutti, abitanti compresi, ma 77 firme – ndr Giornale di Brescia del giorno 01.07.2014 – non possono giustificare “situazioni di pubblico interesse” perché 1.000 firme potrebbero essere sicuramente più pesanti a livello numerico. Più pesanti nel senso che nessun firmatario, Palazzolo è piccolo e la gente mormora, ha mai certificato “l’inquinamento acustico” di questa specifica situazione. La legge n. 447/1995 art. 2 fornisce la definizione di inquinamento acustico: “l’introduzione di rumore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo e alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell’ambiente abitativo o dell’ambiente esterno o tale da interferire con le normali funzioni degli ambienti stessi”. L’ordinanza n°53/2012 non pone come vincolante questo criterio, lasciando alla soggettività degli interessati la sentenza. Un atto amministrativo dovrebbe fondarsi sulla oggettività e non sulla soggettività.. ci auguriamo che non siano lamentele per partito preso dato che di scientifico non vi è nulla..
Da questa situazione bisogna uscirne a testa alta tutti, e per coerenza citiamo le parole utilizzate dagli allora consiglieri durante il dibattito in c.c.: i nostri giovani non possono sempre essere costretti ad uscire da Palazzolo per potersi divertire. Per leggere tutti i commenti è possibile fare una richiesta d’accesso agli atti per le dichiarazioni del PUNTO N. 4 ALL’O.D.G.: ESAME MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI COMUNALI GUGLIELMINO BAITELLI, GIANMARCO COSSANDI, NADIA VALLI E GABRIELE ZANNI DEL GRUPPO CONSILIARE “PARTITO DEMOCRATICO” PER REVOCA ORDINANZA SINDACALE N. 97 DEL 08.08.2011.
Chiediamo coerenza, chiediamo buonsenso, chiediamo elesticità. Non è una questione politica. E’ un gruppo di giovani palazzolesi che ve lo chiede: modificate l’ordinanza n°53/2012 al fine di non fare scappare i giovani da Palazzolo.
(a sinistra una sintesi degli eventi)
Noi MOS non ci arrendiamo ad un paese che sembra l’omonimo titolo di un famoso film, vincitore degli Oscar, del 2007 diretto dai fratelli Coen, tratto dall’omonimo romanzo di Cormac McCarthy. Confidiamo nel buonsenso, sin qui dimostrato per queste tematiche, da parte di questa Amministrazione e soprattutto invitiamo i giovani a partecipare di più alla vita socio-politica della propria Città, per evitare di dover imbattersi in questi problemi.
#ModificateOrdinanza53/2012!
Alessandro Mingardi
nb: per avere tutta la documentazione potete fare richiesta d’accesso agli atti o contattarci in pvt.
Questa la risposta del Primo Cittadino
http://www.quipalazzolo.it/2014/07/03/movida-a-palazzolo-la-replica-del-sindaco-zanni/
Questa l’immediata replica del Pres.Mos
Le lamentele non possono essere “indipendenti dagli accertamenti di inquinamento acustico”. Questo è l’unico modo per certificare il “disturbo”. Spostare i Wed Floor al Venerdì non risolve il problema di spegnere la musica, anche a basso volume, durante la settimana alle h23.00. E soprattutto non risolve il problema del Martedì, Giovedì e Domenica. Si può utilizzare il buonsenso e chiudere 2 occhi, ma i “77” possono tranquillamente appellarsi all’ordinanza n°53/2012 che impone le h 23.00 in settimana. Cessare vuol dire: spegnere la musica, anche se già bassa. Mi dispiace dirlo ma cosi il problema non si risolve. C’è troppo spazio per “lamentele soggettive”. Esse devono essere supportate dall’opportuna documentazione per essere credibili. Io difendo per partito preso ciò che è giusto, punto e stop, come documentato lo faccio dal 2011 sempre con il medesimo atteggiamento/posizione. Evidentemente mi vendo meno bene di altri che predicano bene e poi davanti ai problemi..
A.M.