Come nei rapporti interpersonali succede che a seconda del tipo di relazione si possa dare più o meno peso a battute, ironie e/o atteggiamenti provocatori, allo stesso modo in quelli collettivi capita che alcuni atteggiamenti a volta sconvenienti possano portare a reazioni tal ora di rifiuto, tal altra di noncuranza.
Quando affermiamo di rifiutare i contributi pubblici (perchè simbolo dell’inquinamento morale che rappresenta il Paese ) e che a differenza degli altri noi sappiamo fare ogni singola cosa contando esclusivamente sulle nostre forze, ecco, parliamo di questo:
E’ da tempo che cerco di argomentare, peraltro senza riuscirci in quanto mi fermo allo sgomento iniziale dei malcapitati, come la crisi economica mondiale iniziata nel fatidico 9/11 con l’attacco alle Torri Gemelle, conclamata poi nel ’08 col chapter eleven di Lehman Brothers, riaffermata tra il ’10 e il ’12 con la crisi del debito sovrano nei PIGS, e poi riemersa nel ’13 con la fine della crescita a doppia cifra dei BRICS, sia innanzitutto Continua a leggere Terremoto→
In opposizione alla corsa verso Ovest fatta dai colonizzatori europei nelle Americhe, secoli dopo la scoperta di quella terra che Colombo credeva fosse l’India, è giunto da tempo il momento per noi abitanti compresi tra l’Adda e l’Adriatico di volgere lo sguardo ad Est per rinnovare speranze ed ideali di civiltà sommersi dalla negligenza, dalla precarietà e dalla cecità che i rappresentanti degli Stati Occidentali facente parti la NATO evidenziano giorno dopo giorno nell’ingaggio delle diverse crisi a nome Eurozona, ISIS, Crimea, Ucraina ed Ebola e all’interno delle quali l’Italia non è in grado di recitare altro ruolo se non quello di un suppellettile peraltro di dubbio valore assoluto.
Crollato assieme al muro di Berlino, il dualismo progressista, base delle ultime conquiste sociali e sindacali del Secondo Dopoguerra, ha lasciato via libera Continua a leggere Con lo sguardo ad Est→
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